venerdì 15 novembre 2013

Chi non muore si rivede...

Ciao ragazze!
Scusate l'assenza prolungata... come tutti i periodi, anche questo è stato caratterizzato da alti molto alti e da bassi molto bassi... ma oggi ho deciso di tornare per raccontarvi le novità e per ricominciare questo percorso insieme a voi.

Laurea. Ho raggiunto il mio obiettivo del 110 e lode! Sono stata felicissima non tanto per il voto, quanto per il fatto che i miei genitori erano lì e per la prima volta li ho visti veramente orgogliosi di me. E' stato bellissimo riuscire finalmente a renderli felici e dato che spesso questa è stata la mia ragione di vita, ne sono stata veramente soddisfatta. Anche se questa sensazione non è durata molto, sono contenta che loro l'abbiano vissuta. Ovviamente poi c'è stato il rovescio della medaglia con mio fratello che se l'è presa perchè prima che io entrassi a discutere la tesi continuava a dirmi: "Ah non vedo l'ora di vedere la tua faccia quando ti dirò qual è il mio regalo" e io gli ho detto: "Guarda scusa ma ora ho altro a cui pensare"... e lui se l'è legata al dito. Fatto sta che il fatidico regalo era una cena fuori con lui e quindi vi lascio immaginare com'è andata... ho passato tutto il giorno ad abbuffarmi per l'angoscia.

Mini fuga d'amore col mio ragazzo. Il mio ragazzo è stato ovviamente più perspicace rispetto ai miei bisogni e mi ha portata come regalo di laurea due giorni in un posto lontano dal mondo in mezzo alla natura e agli animali... è stato bellissimo, finalmente abbiamo avuto l'occasione di stare insieme e ritrovarci. Scriverlo adesso mi sembra di averlo vissuto non so quanto tempo fa, mentre è passato meno di un mese!

Tirocinio. Ho iniziato il tirocinio post laurea nella comunità di tossicodipendenti... mi sto trovando benissimo con gli operatori e i pazienti, c'è un clima veramente familiare e dato che per me sentirmi parte di una famiglia continua ad essere il mio tallone d'achille, lì mi sento a casa. D'altra parte però mi sento un po' in difficoltà con il cibo perchè lì si mangia tutti insieme; io per fortuna essendo vegetariana mi porto le mie cose da casa ma poi magari si festeggia tizio o caio, un paziente cucina una cosa apposta per me e quindi va a finire che mangio sempre qualcosa in più! La cosa buona è che lì per lì non mi sento affatto in colpa, poi appena esco e torno a casa tutto va a rotoli... questa cosa devo perfezionarla.

Lavoro. Da domani inizio a lavorare presso un call center tutti i sabati e domeniche e festivi (tipo natale, capodanno ecc) dalle 10 del mattino alle 9 di sera. Si, è un suicidio ma dato che non ho tempo per fare altri lavori durante la settimana e il tirocinio post laurea ovviamente è gratuito, questo è l'unico modo per mettere da parte qualche soldo. Sinceramente poi vorrei prendere questa esperienza anche come un'opportunità per iniziare una dieta seria e mangiare molto meno durante il week end perchè questi chili di troppo non accennano ad andarsene (ovviamente perchè io sono una testa di cazzo, non per altro) e io ne ho piene le scatole. Vediamo come va domani.

Per il resto, ad oggi...... Per il resto, la situazione familiare è ritornata ad essere quella pre-laurea: mia mamma è arrabbiata con mio papà e si sfoga con me; mio papà mi usa come capro espiatorio delle sue arrabbiature e non mi parla; con i miei fratelli il rapporto per ora è stabile. Col mio ragazzo ci sono state discussioni sul nostro futuro perchè sembra che abbiamo aspirazioni divergenti... sinceramente se prima ero molto angosciata su questo ora mi sono calmata e credo che devo vivere il momento presente e per il futuro si vedrà.
La terapia continua anche lì tra alti e bassi... settimana scorsa mi sentivo completamente distrutta e volevo arrendermi. Arrendermi del tipo "buttarmi sotto a un treno" e non intendo in senso metaforico. Ho ricominciato a tagliarmi e questa volta ha assunto un'altra forma: mi sono scritta frasi assolutamente annichilenti sulle cosce e sulla pancia con la lametta. Del tipo "ti odio", "fai schifo". Mi ha calmato moltissimo, era da anni che non lo facevo e di fatto non sono felice di aver ricominciato. Ma adesso, ad esempio, non ne sento più il bisogno e per ora le croste mi bastano a ricordare la sensazione.
La cosa di cui sono più stufa sono queste oscillazioni estreme tra la vita e la morte, tra la voglia di arrendersi e la voglia di reagire, mi piacerebbe rimanere in un mood equilibrato almeno per una settimana.... ma sembra impossibile.
In tutto ciò mi faccio molte domande sulla mia vita come psicologa. Quando sono in comunità la mia parte malata svanisce ed emerge solo quella competente. E mi sento tale, sinceramente. Mi impegno moltissimo in qualsiasi cosa mi venga data e non per senso del dovere ma perchè mi piace. Poi esco di lì e la mia vita mi ritorna sulle spalle e mi chiedo: "Ma chi voglio prendere in giro? Sono più borderline di loro a momenti e pretendo invece di fare quella che ha qualcosa da insegnargli?"
E in effetti è strano sentir parlare gli operatori di diagnosi di disturbi di personalità dei pazienti che ho anche io e invece sentirmi diversa da loro. Certo, sono diversa: i miei agiti sono più contenuti, non hanno mai messo a rischio la mia vita e quella altrui, non hanno mai messo in discussione le regole della società e le leggi dello stato.... e allora perchè mi sento più simile a loro che a una persona normale, quando esco di lì?
Da un lato sono contenta di riuscire a scindermi quando sono lì con loro e riuscire ad essere professionale senza pensare ai miei problemi; dall'altra mi chiedo quanto sia giusto farlo.... credo che di questi aspetti ne parlerò in terapia.


Vi abbraccio tutte!

Lis.

6 commenti:

  1. Prima di tutto congratulazioni Dottoressa!!!!!!!!!! Magnifica!!!! E' vero sarebbe bello trovare un equilibrio, ma la sola cosa che ti posso dire che non sei la sola: è un continuo digiuno, abbuffate, cure e tagli, buio totale e piccole speranze. Ma la cosa bella di noi che non molliamo mai di cercare questo equilibrio. Ora però siii fiera di te!! cavolo a 24 anni Dottoressa!!!!!!!!!! grandissimaaaaa

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  2. Bentornata, meraviglia!
    E congratulazioni per la laurea! ^___^
    A Luglio ci sono passata anch'io, quindi so bene come ci si sente... anche se io non avevo nessuno alla mia discussione, ma penso che sia stato meglio così perchè quel 110 & lode l'ho preso solo per me stessa, e la gioia è stata tutta mia. Certo, è la gioia di un attimo, perchè adesso anch'io sono in pieno tirocinio post-laurea (in vista dell'esame di stato a Febbraio...) e ho i miei bei grattacapi a cercare d'incastrare i turni di tirocinio col mio lavoro, però, dai, ammettiamolo che è un bel traguarso, e quindi... COMPLIMENTI DOTTORA!! ^^"
    A parte questo... Mi ha molto colpito il discorso che hai fatto nell'ultima parte del tuo post, in merito ai dubbi che ti poni sulla tua futura vita da psicologa. Penso che siano dubbi legittimi, ma lascia che ti dica una cosa. Banalmente: non importa quello che sei, importa quello che fai. Al tossicodipendente (o chi per lui) non interessa una mazza se hai un DCA o qualsiasi altro tipo di problema al di fuori dell'ambito lavorativo, l'unica cosa che conta è che tu riesca ad essere sufficientemente professionale da aiutarlo concretamente. E te lo dico per l'appunto come medico: ai pazienti non importa il nostro carico di sofferenza, importa quello che siamo capaci di fare per loro. Perciò, non farti problemi: se sul campo lavorativo riesci ad essere efficiente e professionale, quale che sia il tuo background, e a aiutare i tuoi pazienti, allora va benissimo così.

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    1. Grazie veggie, sempre tenerissima :) quello che dici è perfettamente logico e a un livello razionale lo capisco... poi però escono quelle domande che a quanto pare sono dettate dalla scarsa fiducia in me stessa.... in effetti pensarla come la vedi tu potrebbe aiutarmi molto. Grazie :)

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  3. Disturbi alimentari, autolesionismo, problemi in famiglia.. Purtroppo li condivido tutti. Ma a differenza tua non sono psicologa.. o per lo meno non ancora :) Devo prendere quest'anno la laurea triennale, e poi proseguire.. Da oggi ti seguo, e spero di leggere un lieto fine, sia per te (che da quanto leggo ti meriti totalmente) sia per me.. Forse se siamo così simili nella "disgrazia" potrebbe esserci una speranza anche per me! Che dici? Mi farebbe piacere potermi confrontare con te.. Sono alla ricerca disperata di un po' di supporto, almeno qui su blogger!
    un abbraccio a distanza

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