sabato 14 settembre 2013

Colpita ma ancora in piedi. Nuove strategie di attacco.

Ieri sera a cena mio papà aveva cucinato la pasta col ragù e i funghi freschi. Io ho mangiato le uova sode e le verdure. Mio fratello mi ha detto: "Ma a te mica piacevano i funghi?" e io "Si, certo che mi piacciono", e mia mamma: "E allora perchè non li mangi?" e io: "C'è la carne" e lei: "Tieni, ma questo è senza carne" e io: "Non lo voglio, anche se non ha sopra la carne  di carne".
Da lì, dopo qualche settimana di tranquillità in cui nessuno più aveva fatto commenti sprezzanti sulla mia alimentazione meat-free si è ricominciato a parlarne.
Io so che molte delle ragazze che leggeranno non sono vegetariane, ma non per questo immagino che uno debba accanirsi su una persona che adotta uno stile di vita diverso. Io, vivendo con i miei, ho sempre messo in chiaro che, dato che ho già tanti problemi col cibo, avrei evitato di mangiare la carne rossa, ma quando i miei avessero comprato la carne bianca o il pesce l'avrei mangiata anche io, non molto volentieri ma visto che abito ancora con loro, mi sembra educato non fare troppe storie. Oltretutto mi rendo conto benissimo che il tofu, la soia e il seitan (cibi vegetali che permettono di non avere carenze, se sostituiti alla carne e al pesce) costano tanto per cui non mi sento di pretendere che i miei me li comprino; e altrettanto vero è che io ogni tanto mi compro dal Naturasì la busta da 500 gr del granulare di soia, che è una specie di trito secco di soia che va reidratato in acqua e poi si può usare come il macinato, per preparare il ragù, le polpette o gli hamburger, me lo compro con i miei soldi, lo faccio durare tanto e non pretendo che loro lo mangino.
Nonostante questo, devono sempre far discussione. E io sarei apertissima alle discussioni se però i miei interlocutori avessero davvero voglia di ascoltarmi. Invece, in quei casi, l'unica cosa che vogliono è urlarmi dietro e avere ragione. Mio fratello si lamentava del "terrorismo psicologico" perpetrato da alcuni studi scientifici che dimostrano come una dieta ricca di carne, soprattutto rossa, favorisca l'insorgenza di alcuni tumori, come al colon, allo stomaco e all'intestino. La sua tesi consisteva nel fatto che, se 50 anni fa la carne veniva considerata un bene prezioso e un cibo di lusso, ora deve essere vista come il demonio e quindi non ha senso. Io gli ho detto che 50 anni fa la carne veniva consumata molto poco, veniva allevata e nutrita in maniera diversa e pertanto non era portatrice degli stessi fattori di rischio di oggi. Ma no. Mio papà, che ha vissuto in un ambiente contadino da bambino, sosteneva che gli animali venivano allevati bene ieri come oggi. Altro esempio: vi siete mai chiesti perchè se andate a comprare un pollo allo spiedo sono tutti perfettamente identici e dello stesso peso? Anche questo, cancellato da "li uccidono a determinate età, è per questo che sono tutti uguali". Già, peccato che se prima venivano uccisi in età adulta e pesavano necessariamente in maniera diversa, ora vengono uccisi da piccoli, raggiungendo però lo stesso peso che prima raggiungevano da adulti, perchè nei mangimi mettono dio sa cosa.
La cosa assurda è poi che io non mi permetto di tirare frecciatine sul fatto che mangiano questo o quello o che quello che stanno mangiando fa male o altre cose; sarei una vera ipocrita dato che mi sfondo di nutella. Però a loro non importa, devono portare avanti questa rabbiosa crociata e mettermi in difficoltà (4 contro 1 è angosciante). Sono felice di non aver pianto, come era già successo altre volte. Però dopo cena, quando tutti se ne sono andati, ho affondato il cucchiaio nella nutella e ci ho dato dentro. Non ce la faccio più.

Stanotte infatti non ho dormito e ho pensato. Ho pensato ad una nuova strategia: devo impegnarmi a non contare più le calorie. Ad esempio, se ieri sera non avessi saputo di essere arrivata a 1750 kcal mi sarei sentita più in colpa per aver mangiato la torta e quindi me ne sarei andata dritta a letto senza pensare "tanto ormai". Invece, sapendo di aver sforato un "quantitativo immaginario" è partito l'embolo del "tanto ormai" e ho fatto casino. Inoltre, penso anche che non contare le calorie possa essere vantaggioso in quanto mi permetterà di concentrarmi maggiormente su quello che mangio, mi farà mangiare più lentamente per sentirmi sazia e mi aiuterà a mangiare solo durante i pasti.
Spero che funzioni.

Stamattina poi mi sono provata tutto l'armadio dei pantaloni. Li ho divisi in due gruppi:
quelli che mi vanno....

e quelli che non mi vanno.....

Ovviamente tutti i miei jeans preferiti sono nella seconda pila. Ma non importa. Non comprerò jeans nuovi, mi impegnerò affinchè quelli vecchi mi entrino ancora. Non mi importa se ci vorranno 6 mesi o un anno. Devo riuscirci. Devo farcela. Devo tenere duro.

Nessun commento:

Posta un commento