lunedì 26 agosto 2013

Fallimento.... uno dei tanti.

Ieri sono caduta, di nuovo.
Sono stata a casa del mio ragazzo tutto il giorno, è andato tutto bene fino al pomeriggio... lui lavorava al pc, io lavoravo alla mia tesi sul mio... come sempre non riuscivo a concentrarmi... ero nervosa per la cena al sushi di quella sera, avrei voluto stare da sola con lui a coccolarci, non volevo vedere altra gente... ma me l'aveva chiesto esplicitamente il giorno prima: "Ti va d andare o no? Decidi tu davvero" ma in quel momento non mi cambiava la vita, invece ieri si. Mi sentivo sola. Tantè che continuavo ad attaccarmi alla maglietta del mio ragazzo come una bambina, volevo le coccole, volevo entrargli dentro. Poi lui è dovuto uscire. Doveva farlo, sarebbe stato via pochissimo, mi ha chiesto se volevo andare anche io ma io dovevo assolutamente finire il paragrafo che stavo scrivendo. Grosso errore. E' uscito, io ho aperto la dispensa. Ho mangiato due manciate di patatine, un po' di cioccolato, un po' di biscotti enormi pieni di burro, il tutto innaffiato con il latte. Poi ho provato a vomitare, ma ho vomitato solo un po' di latte e del cioccolato sciolto. Mi è preso il panico, anche perchè lui sarebbe tornato poco dopo. Mi sono data dell'idiota e mi sono messa a finire quel dannato paragrafo.
Quando è tornato, è come se avessi staccato la spina.. non ero triste, ero semplicemente anestetizzata. Dopo siamo andati a cena al sushi e a prendere il gelato... ho completato il mio conto delle calorie scoprendo con orrore di essere arrivata a ben 2200 kcal... mentre mi accompagnava a casa in macchina mi veniva da piangere... arrivati a casa mia gli ho detto "Mi dispiace" e lui mi ha chiesto "Di cosa..?" e io gliel'ho detto. Lui mi ha detto che ci vuole tempo e pazienza, e che le abbuffate non possono sparire da un momento all'altro. Gli ho detto che non ha senso che tutte le volte che ci separiamo, anche per pochi minuti, io abbia queste reazioni (è un tema ricorrente). Lui ha ripetuto che ci vuole tempo...
Ma io non c credo più.

Tanti psicoterapeuti me l'hanno detto: sulla base della mia storia familiare, io ho una paura fottuta dell'abbandono. Non ho imparato, nel corso della mia infanzia, a fidarmi degli altri perchè il comportamento dei miei genitori è sempre stato imprevedibile. Indipendentemente dal fatto che io fossi buona o cattiva loro potevano essere teneri o stronzi, muti o urlanti, felici o tristi. Così, senza motivo. E io non ho imparato che quando una persona va via, poi torna. E non ho imparato a pensare all'altro, solo ad averlo lì. Se una persona è fisicamente presente va tutto bene. Ma se non c'è, se è in un'altra stanza o in un'altra città... per me è come se fosse andata via. Come se si fosse allontanata da me apposta, perchè ho fatto qualcosa di male. Da questo punto di vista, non ho niente di diverso da un bambino di 2 anni che pensa che la sua mamma scompaia quando esce dalla porta.
Tutto questo è assurdo. Come posso avere 24 anni ed essere rimasta all'infanzia per questi aspetti? Come posso pensare di superare il binge se cmq sotto ci sono altri problemi? A volte mi sembra di essere una bambina nel corpo di un'adulta. Ci si aspetta che io mi comporti sulla base dei miei 24 anni, mentre invece non sono altro che una stupida marmocchia.

Non mi sono pesata per timore di avere un colpo al cuore... dulcis in fundo oggi ho visto una mia compagna del liceo che mi ha detto: "Uau cara ti vedo bene!" e io "In che senso?" e lei "beh.. hai preso un chiletto credo perchè ti vedo un po' più rotonda!" e io"uhm... un chiletto.. dì pure 5 o 6..." e lei "beh, molto meglio adesso rispetto a quando eri al liceo.... sembravi uno zombie...". Sarò anche stronza ma quando mi dicono così (e ultimamente in molti me lo dicono) io penso che lo dicano solo per lavarsi la coscienza e pensare che non ho più problemi col cibo e almeno non dovranno più essere invidiosi della mia silouhette, ora che sono un bue. So che è un pensiero veramente cattivo, ma di fatto io la vivo così.

Comunque, ovviamente continuerò la sfida... non voglio mollare adesso, e cmq dato che mi dicono sempre che guardo il bicchiere mezzo vuoto, sono stata 6 giorni senza binge... perciò, mi rialzo, faticosamente, e mi rimetto in marcia. Sempre più sfiduciata. E stanca.

Per ora il D.A. di oggi è così composto:
Colazione: 30 gr cereali integrali (90) + 125 ml latte scremato (50) = 140
Spuntino: niente
Pranzo: 1 mela (100) e una prugna (40) = 140

Aggiorno più tardi... poi cercherò di passare anche da voi ragazze, scusate ma oggi vorrei tanto infilare la testa sottoterra come uno struzzo e morire ._.


5 commenti:

  1. Non è per niente assurdo..
    Io di anni ne ho 2 più di te e questa paura dell'abbandono è stata una spina nel fianco finchè ho deciso di chiedere aiuto e ho iniziato la terapia, durante la quale ho "scoperto" il mio rapporto conflittuale con il cibo..
    La storia con i miei genitori magari non è uguale alla tua, ma so cosa significa quella frase"non ho niente di diverso da un bambino di 2 anni che pensa che la sua mamma scompaia quando esce dalla porta"..
    Non ho consigli da darti perchè io sto meglio ora ma prima questa mia paura aveva condizionato la mia vita al punto che non riuscivo a guardarmi più un film per paura di essere lasciata..
    Ora è incredibile quanti significati nascosti ho scoperto dietro questo "mio problema" che credevo fosse l unico e irrisolvibile.
    L'unica cosa che posso dire è che se trovi davvero una persona a cui affidarti e che ti possa guidare in questo percorso piano piano la tua vita cambierà in meglio..
    Anche una grossa paura può essere dissipata..pero le radici di tutto questo le puoi trovare solo tu, con una persona che ti aiuti veramente e a cui tu ti possa veramente affidare come "una bambina indifesa"..senza sapere dove andrai, senza voler controllare la tua vita. Ma solo provando a fidarti di qualcun altro e della possibilità che davvero tutto possa cambiare in meglio..

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    1. Grazie delle belle parole, cara.... ho passato il pomeriggio ad affogare l'angoscia nei biscotti ma adesso mi hai dato quella speranza sufficiente a chiudere il pacchetto e dire: andiamo avanti. A volte basta poco. Ti ringrazio di cuore.

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    2. Grazie a te, per avermi fatto trovare un'altro blog con una bella persona..
      Grazie a voi mi sento meno sola in questo problema.
      Forza, forza..Ce la farai!
      Devi solo avere fiducia in te
      Un abbraccio!

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  2. * non riuscivo più a guardarmi un film tranquilla senza la paura di essere lasciata...ho sbagl a scrivere:)

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  3. "Una bambina di 2 anni che teme sempre di venire abbandonata"..dopo tanti anni senza capire perchè mi sentissi così, quest'estate sono arrivata anche io alla tua stessa conclusione durante il percorso di psicoterapia. Il problema è...che non so quale sia la soluzione. Si tratta di una paura così forte, irrazionale e ancestrale che non riesco a controllare. Tieni duro, ce la farai!

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